Ichinen sanzen, tremila regni in un singolo istante


“Che faccio? Vado o non vado?”

Mario è incerto se accettare l’invito ad una festa dell’amico Giovanni, che ha caldeggiato la sua presenza “Così ti tiri su” gli ha detto ” Da quando Manuela ti ha lasciato , ti sei rintanato in casa e non ti si vede più. Fammi sapere, dai!”

“Mi fa fatica” pensa Mario ” dovrei farmi una doccia, vestirmi e manca poco all’appuntamento, dovrei fare tutto di corsa”

” Ma forse ha ragione Giovanni, incontro qualcuno, si fanno due chiacchiere, due risate e un po’ di pubbliche relazioni, che come li trovo un lavoro e magari una donna, se non ho contatti con nessuno “

Mentre si perde in queste riflessioni non ha mollato il gioco sul computer su cui trascorre gran parte delle sue giornate.

“Game over” “ho perso, è il segno che devo muovermi.”

Mario dà conferma all’amico , si prepara velocemente e lo raggiunge all’indirizzo che quest’ultimo gli ha mandato su WhatsApp.

“Uffa, la solita gente”.

Alla festa c’è molto da bere e poco da mangiare , qualche pizzetta, qualche patatina, nulla di che, qualche ragazza che conosce ma che non lo interessa particolarmente, qualche amico comune.

Scambia due parole con Giovanni, si inserisce in una rituale discussione pro e contro l’invio delle armi in Ucraina.

Reprime uno sbadiglio . Fa passare il tempo necessario per non sembrare maleducato e se la svigna alla chetichella, senza salutare nessuno.

“Game over” ” Ho perso, è segno che non è serata: Meglio che resti a casa, tanto alle feste mi annoio sempre e mi deprimo pure”.

Mario avverte l’amico di non aspettarlo e si rimette beatamente a giocare.

Viene interrotto dal suono del campanello. ” Chi cavolo può essere a quest’ora? e che cavolo, di domenica ed è quasi ora di cena!”

Apre la porta e si trova davanti Anna, la sua vicina di casa, una bella ragazza sui trent’anni che è tornata ad abitare lì da poco. A stento si sono limitati a qualche buongiorno e buonasera in casuali incontri per le scale .

” Scusa il disturbo, hai del sale da prestarmi? Sono stupidamente restata senza, non faccio che lavorare e mi dimentico anche la spesa”.

“Prego, nessun problema” dice Mario scrutando la sua ospite imprevista che non è niente male ” Scusa il disordine, te lo vado a prendere, ne ho un pacco di scorta in dispensa”

Torna con il sale e le chiede ” scusa se mi intrometto, ma che lavoro fai per essere sempre così indaffarata?”

” Ho una ditta , mi occupo di import/export di fumetti manga”

“Manga, accidenti ” esclama lui colpito” sono la mia passione!”

” Davvero? ” dice lei ” sono prodotti di nicchia, in pochi li conoscono, ma è un business in crescita, mi servirebbe qualcuno per aiutarmi. Per caso sei interessato ad una collaborazione?”

“Certo, se ne può parlare. Quando vuoi”

” Anche stasera, ti invito a cena e ne discutiamo. E grazie del sale, almeno non mangerai sciocco . A dopo”

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