L’esultanza dei nemici di Marino a me pare profondamente antidemocratica. Chi è Orfini per certificare il distacco fra il Sindaco e la città? Che arroganza pensare di essere portatori di verità, depositari degli interessi del popolo e interpreti della volontà dello stesso. Leninismo di vecchio stampo, il partito come avanguardia di masse ignoranti e succubi, alla faccia della cittadinanza attiva.
Ho pensato la stessa cosa quando, a Sesto Fiorentino, otto consiglieri PD hanno sfiduciato la Sindaco Biagiotti.
Non entro nel merito delle questioni: ci sta che Marino non abbia fatto abbastanza per Roma e che sia stato poco accorto nel non vedere le ramificazioni di mafia capitale.
Quanto a Sesto Fiorentino, la Biagiotti non era un campione di simpatia, ma non mi sembrava che ci fosse stato un crollo del vivere civile e non credo che un commissario tutelerà meglio l’interesse della città nella vicende aereoporto/inceneritore.
Come questione di metodo, credo che un sindaco e una giunta debbano essere giudicati, a fine mandato, dai propri elettori e non dal PD, che si tratti di renziani o antirenziani o da qualunque altro partito.
Altrimenti la democrazia è sostituita dalla logica dei talk show dove si inventano casi, tanto per avere qualcosa di cui parlare o dalla diffamazione, sempre utile per liberare poltrone.
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