Davanti al Palazzo del Comune, a Palazzuolo sul Senio, c’è, come dappertutto in Italia, un giardino con qualche albero e le panchine d’ordinanza verdi .Al lato di una di queste, da diversi giorni , c’è una seggiola di plastica con cuscino copri-seduta a quadretti.
Quando arrivo trafelata, verso le 12, per andare dal fornaio o all’edicola, non c’è mai seduto nessuno ma deve essere colpa dei miei sballati orari metropolitani da donna che lavora e fa la spesa, di corsa, nella pausa pranzo.
La sedia comunque la trovo sempre e racconta molte cose.
– L’ignoto padrone, uomo o donna che sia, è una persona anziana
– è magro/a e che vuole poggiare le chiappe su qualcosa di morbido
– ha qualche acciacco ma si difende bene
– ama conversare con i suoi compaesani del più e del meno
– è previdente e bene organizzato/a
– si fida del prossimo e non è paranoico/a .Non ha paura che qualcuno porti via la seggiola ed il suo cuscino
– fa la spesa presto
– a mezzogiorno torna a casa, in tempo perché la pasta scolata dalla moglie non si raffreddi
– (variante femminile) a mezzogiorno torna a casa, mette l’acqua a bollire e butta le paste
– è premuroso/a e lascia a disposizione degli altri la sua comoda postazione
– non farebbe questioni se mi sedessi sulla sua sedia , per riprendere fiato , al fresco.
Bella scaletta per un racconto….