Biancaneve


Biancaneve, film del regista indiano Tarsem Singh con Julia Roberts ( mio vecchio amore di Pretty Woman) nei panni della perfida matrigna è, per dirla educatamente come il buon Fantozzi, “una c….ta pazzesca”.

Il meccanismo delle fiabe, come dovrebbe sapere chiunque ci si cimenti, hanno una struttura archetipitica pressoche perfetta: l’eroe subisce varie traversie, corre svariati pericoli ma grazie al suo valore se uomo e alla sua bontà se donna trionfa sul male.   Se questo meccanismo narrativo è alterato, tutto il racconto crolla miserabilmente.

Ed è quello che succede in questo fantasy: il focus è sulla regina cattiva, e non sulla protagonista, il principe non è un affascinante cavaliere ma un mezzo cretino, Biancaneve è una fanciulletta insipida, i sette nani invece che minatori sono dei predoni della foresta che però per derubare i passanti combattono sui trampoli.  Insomma un disastro.

Possibile che nessuno abbia suggerito a Tarsem Singh e ai suoi sceneggiatori di leggersi il sempre attuale Vladimir  Propp   Morfologia della fiaba?

E vuoi mettere Biancaneve di Disney?

Di seguito immagini dal film e poi per rifarsi gli occhi Biancaneve, quella vera……..

E per chi vuole approfondire qualcosa su Propp da Wikipedia:

Lo Schema di Propp è il risultato dello studio sulle fiabe di magia del linguista e antropologo russo Vladimir Propp. Egli studiò le origini storiche della fiaba nelle società tribali e nel rito di iniziazione e ne trasse una struttura che propose anche come modello di tutte le narrazioni. Nel suo scritto Morfologia della fiaba, egli propose questo schema, identificando 31 funzioni, note anche come Sequenze di Propp ed inalterabili nell’ordine[1], che compongono il racconto. Ogni funzione rappresenta una situazione tipica nello svolgimento della trama di una fiaba, riferendosi in particolare ai personaggi e ai loro precisi ruoli (ad es. l’eroe o l’antagonista). Nell’analisi di Propp, cioè, è più importante quello che fa il personaggio che non chi è il personaggio: se l’eroe è una fanciulla, un principe o un orso è indifferente, a caratterizzare lo svolgimento della trama è l’azione che l’eroe compie e non le sue caratteristiche fisiche.

Lo schema generale di una fiaba, secondo Propp, è il seguente:

  1. Equilibrio iniziale (inizio);
  2. Rottura dell’equilibrio iniziale (movente o complicazione);
  3. Peripezie dell’eroe;
  4. Ristabilimento dell’equilibrio (conclusione).

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